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La scelta delle corrette protezioni contro le sovratensioni è fondamentale per la sicurezza e la durata di un impianto fotovoltaico. Anche il migliore inverter o i migliori pannelli non sono immuni agli effetti delle sovratensioni generate da scariche atmosferiche o da fenomeni di manovra.
Per questo, oltre ai dispositivi di protezione stessi, è altrettanto importante una corretta messa a terra – contano sia il tipo sia la sezione dei conduttori.

Quando si utilizzano i dispositivi di tipo T2

Gli scaricatori T2 (tipo 2) si installano in impianti senza rischio di fulminazione diretta, cioè quando:

  • l’edificio non dispone di un impianto di protezione contro i fulmini (LPS),
  • il tetto è realizzato in materiale non conduttivo (ad es. tegole in ceramica, guaina/papa bituminosa, scandole, ardesia),
  • la struttura FV non è collegata alla messa a terra dell’impianto parafulmine.

In questo caso, la protezione T2 tutela contro sovratensioni indirette e indotte, che possono verificarsi quando un fulmine colpisce nelle vicinanze dell’edificio o la rete elettrica.

Quando si utilizzano i dispositivi di tipo T1+T2

Gli scaricatori T1+T2 sono richiesti dove esiste il rischio di scarica diretta di fulmine – cioè quando:

  • l’impianto è dotato di sistema di protezione contro i fulmini,
  • la struttura FV è collegata metallicamente (galvanicamente) all’LPS o alla terra,
  • il tetto è metallico (lamiera grecata/trapezoidale, tegola metallica) e crea un collegamento con la struttura FV,
  • i cavi DC passano a meno di 0,5 m dagli elementi del parafulmine.

T1+T2 protegge dagli effetti di scariche dirette e indirette, perciò viene usato sia sul lato DC sia sul lato AC.

Regola pratica:
Se sul tetto è stato utilizzato un dispositivo T1+T2, allora anche nel quadro di distribuzione AC dovrebbe essere installato un T1+T2, per mantenere la coordinazione delle protezioni su entrambi i lati dell’inverter.

Ripetizione dei dispositivi in caso di stringhe lunghe

Se la distanza tra i moduli FV e l’inverter supera 10 m, le protezioni contro le sovratensioni DC devono essere ripetute all’inizio e alla fine della stringa:

  • un set vicino ai pannelli (in una string box FV),
  • un altro vicino all’inverter.

In questo modo l’energia della sovratensione viene dissipata efficacemente e i cavi DC e le apparecchiature risultano protetti lungo tutta la tratta.

Scelta della sezione dei conduttori di terra – 6 mm² o 16 mm²?

L’efficacia degli scaricatori dipende non solo dal tipo, ma anche da una corretta messa a terra. Un conduttore di terra troppo sottile potrebbe non smaltire l’energia dell’impulso, mentre uno troppo lungo o posato male aumenterà l’impedenza del percorso di protezione.

Treccia/cavo flessibile 6 mm² Cu

Utilizzato in impianti senza LPS (impianto parafulmine), cioè dove:

  • il rischio di scarica diretta è basso,
  • si usano dispositivi di tipo T2,
  • i conduttori di terra hanno tratti brevi (fino a pochi metri),
  • la struttura FV è collegata a un dispersore locale o alla barra principale di equipotenzialità PE.

Esempio: impianto su una casa unifamiliare con tetto in tegole, senza parafulmine – un conduttore Cu da 6 mm² è sufficiente.

Treccia/cavo flessibile 16 mm² Cu

Utilizzato in impianti con impianto di protezione contro i fulmini (LPS) oppure dove:

  • la struttura FV è collegata agli elementi del parafulmine,
  • si usano dispositivi di tipo T1 o T1+T2,
  • l’edificio ha un tetto metallico o una struttura in acciaio,
  • esiste la possibilità che scorra una parte della corrente di fulmine.

Esempio: capannone con tetto in lamiera grecata e sistema parafulmine – un conduttore Cu da 16 mm² come collegamento tra la struttura FV e il dispersore è obbligatorio.

Buone pratiche di messa a terra

  • Instradare i conduttori di terra lungo il percorso più corto e più diretto, evitando anelli e curve strette.
  • Realizzare collegamenti durevoli e resistenti alla corrosione – preferibilmente con morsetti in acciaio inox o giunzioni brasate/saldate.
  • Assicurarsi che la messa a terra DC, AC e della struttura FV sia collegata in comune e abbia un unico punto di riferimento dei potenziali (barra principale di terra – GSU).

Riepilogo

ElementoTipo edificio/tettoSPD consigliatiSezione di terra
Casa unifamiliare senza LPS, tetto in tegole/guaina/shingleTetto non conduttivoT2 (DC e AC)6 mm² Cu
Edificio con impianto parafulmine o tetto metallicoTetto conduttivo / LPST1+T2 (DC e AC)16 mm² Cu
Distanza moduli–inverter > 10 mStringa lungaSPD DC ripetutiCome sopra (in base a LPS)

In conclusione:
La protezione contro le sovratensioni di un impianto FV funziona efficacemente solo se è completa, coordinata e correttamente messa a terra.
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